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Bottoni:
Otto bottoni, legati ad un lungo
nastro, chiudono le asole del
,
"Su corittu", in ciascun avambraccio, nei costumi di Bono, Bultei,
Anela,
ecc. Sono sempre d'argento e rientrano in diverse tipologie. Si riscontrano:
l' arcaica forma sferoidale in lamina intiera con granulo saldato all'
estremità, forse di ascendenza rinascimentale, come farebbero pensare
reperti da Galtellì, Posada, Sassari, San Giorgio di Aneletto-Anela; la
forma «a melagrana» in filigrana a giorno con granuli e pasta vitrea
incastonata alla sommità; quella in tecnica mista, con filigrane a giorno e
a notte, e la forma di pigna o di bacca schiacciata, con ampio uso di
cordelle, granuli e con pietre incastonate
che nelle diverse lavorazioni denunciano varia provenienza. In taluni centri
i bottoni più modesti e soprattutto
quelli a lamina intiera sono-destinati all'uso quotidiano o al lutto, in
altri al vestiario delle donne meno abbienti. E'
certo che la tecnica di fabbricazione assai facile indica la forma
sferoidale come particolarmente antica: nell'
affresco dello Sciuti, già citato, la donna di Bono, per la quale l' autore
si ispirò certamente ad un abbigliamento
già allora( 1876) in disuso, non a caso è adornata con bottoni sferici
anche nella camicia.
Nell'uso appena cessato o che va esaurendosi, invece, per la
camicia, particolarmente nelle occasioni festive, è prevista la chiusura con
gemelli d' oro, sempre in filigrana, per 10 più del tipo a bacca
schiacciata con, calligrafiche applicazioni di cordelle e rombi in
lamina ed in tutti i casi con castone centrale che include una pasta
vitrea o un granato. |