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Notizie sul Goceano > La storia > Di A. Murineddu > I paesi
BOTTIDA

Nel corso del presente lavoro, ho avuto modo di parlare spesse volte, ed a lungo, di Bottida, tanto che chi ha avuto la costanza di seguirmi fin qui, di questo antico ed illustre paese conosce già moltissime cose, almeno quelle più importanti.

Nemmeno sull'epoca della fondazione di Bottida si sa nulla. Si ha un bell'indagare, frugare nelle Carte ; le notizie che si riescono a pescare sono così frammentarie, cosi scarne, spesso senza alcun filo logico, che veramente scoraggiano. Solo oltre il mille si riesce a trovare qualche cosa di concreto. Di certo, in remotissimi tempi, l'agro intorno a questo paese fu assai popolato. Sulla cima del monte Corona - così chiamato perché su di esso, proprio sulla vetta, quasi facendogli corona, stanno le rovine d'un grandioso nuraghe - si notano diverse Tombe di giganti. Altrove, nella montagna, appaiono vestigia di popolazioni antiche, delle quali si ignora il nome ; ed ancora fino al secolo scorso vi si potevano contare 25 nuraghi.

Bottida appartenne al Giudicato di Torres, come del resto tutto il Goceano fece parte della Curatoria di Anela e poi nel 1339 sotto i D'Arborea, fu incorporato nella Contea del Goceano, per diventare un feudo regio dopo la battaglia di Macomer vinta dagli Aragonesi. Nel 1839 venne riscattato.

A tramontana del paese, nel 1640 i Frati Minori Conventuali vi fondarono un convento e costruirono la chiesa dedicata a N .S. Regina degli Angeli.

La chiesa parrocchiale è dedicata alla Madonna del Rosario. Dentro l'abitato vi sono altre chiese come l'Oratorio di S. Croce, e quello dedicato a S. Pietro. Altre chiese stanno nelle campagna, delle quali una sotto il colle del Goceano, la altra ai fianchi del Monte Corona, ai piedi del quale si estende Bottida. Due ruscelli d'acque perenni scendono dal Monterasu, circondano quasi il paese e permettono la irrigazione de numerosi orti e frutteti: Il clima di Bottida non è salubre, anche se temperato, perché nel fondo valle, d'estate, vi è un cali do asfissiante e troppa umidità. Il paese ha una altitudine di m. 396. Gli abitanti di Bottida sono tenaci lavoratori, ospitali e generosi, leali e valorosi.



 
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