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Gli Aragonesi

Notizie sul Goceano > La storia > Di A. Murineddu > II parte
GLI ARAGONESI


Così gli Aragonesi si installarono nel Goceano e non tardarono a diventarne assoluti padroni con la loro 'politica corruttrice. La Sardegna, priva di capi, non ebbe più né la forza né la volontà di scuotere la servitù.

Sotto questi nuovi padroni il Goceano -come tutta la Sardegna- conobbe i suoi giorni più duri: languì l'agricoltura e il commercio, l'ignoranza dominò ovunque, pesti e carestie spopolarono le ville immiserite dagli enormi balzelli, le strade, non più curate, sì coprirono d'erbe e andarono in rovina. Il banditismo imperava ovunque, senza che il governo vi provvedesse, sia perché incapace di fronteggiare con mezzi adeguati la situazione, sia per evitare le spese che la lotta contro essi richiedeva.

I dati che ora citerò, varranno da sé ad illustrare il pietoso stato nel quale era piombato il Goceano. Avverto i lettori

che i dati che mi appresto a riferire sono stati controllati rigorosamente.

All'inizio del governo Aragonese, il Goceano vantava i seguenti importanti centri: Nuei (Nule), Bissulvi, Usulai, Bulterina, Benetutti, Bultei, Arella (Anela) -che fu anche sede della curatoria -Bono,- Bottida, Burgos, Bottiocore, Illorai, Vena e Tudi, Esporlatu, Lorthina. (1)

L'ultimo censimento ordinato dal governo spagnolo (1689) diede, nel Goceano, i seguenti risultati :

Nuclei familiari n. 1275' abitanti n. 3975.

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