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Il governo Piemontese

Notizie sul Goceano > La storia > Di A. Murineddu > I parte


IL GOVERNO PIEMONTESE

Quando i Piemontesi (1720) s'insediarono in Sardegna, trovarono il Goceano in uno stato veramente pietoso ed il nuovo padrone si adoperò, ad onor del vero, a migliorare le condizioni di quelle popolazioni.

Nel censimento ordinato dal viceré Des Hayes nel 1770, il Goceano risultò contare n. 6.675 abitanti, così suddivisi:








Paesimaschifemminepretitot
Bono901964121967
Bottidda4163454763
Benetutti67369431369
Burgos1841922378
Illorai2662543523
Nule4094025816
Esporlatu1651521318
Anela94792175
Bultei2182352455
In quello stesso anno il viceré Des Hayes visitò col suo seguito tutta la Sardegna. Riporto qui, conservando la medesima grafia, la relazione redatta dal suo segretario su questo giro d'ispezione, affinché il lettore possa farsi un'idea chiara del reale stato del Goceano in quell'epoca.

"In dipendenza delle notizie prese a Nuoro sovra l'esservi in quella contrada (Goceano) discoli e malviventi, per cui si era lasciato di provvedere con maggiore individuazione, essendo in questa contrada, dove si è riconfermato quanto ivi si verificò riguardo a Giò Bacuccu, Nicolò Antoni e Giovanni Michele Choa di Benetutti, li quali continuamente vanno in territorio di Nuoro a commettere furti, ed anche in questi, massime di bestiame, si è stato dato ordine con sua patente di commissione ad Ignazio Batta, delegato d'Orani, come uomo creduto attivo, di procurare l'arresto, e formare gli atti, non tanto delle loro malefatte, e diffamazioni, ma eziandio di ogni delitto particolare di cui siano rei, e possasi la loro reità scoprire.

All'arrivo di S.E. in Bono, si è trovato insepolto il cadavere di certo Pedacanna, stato ucciso in occasione, che si era portato in Bultei di comitiva del bandito salvacondottato Angelo Paseau (1).

Il bandito Angelo Passeau, adunque, col pretesto di cercare banditi ed arrestarli, per il che, essendosi introdotto il detto Paseau col seguito di 53 persone in detta villa, si mise imprudentemente a perseguitare, e a fare violenze agli abitanti, e da un colpo di fucile, non si sa da chi sparato, restò ucciso il detto Pedacanna, anche lui bandito, ma non provvisto di salvacondotto; onde i ministri di giustizia del Goceano cedettero per essere bandito si dovesse sospendere di dargli sepoltura in sino ad averne la determinazione della R. Governazione ove avesse questa stimato di praticare qualche esemplarità, di modo ché già 15 giorni che si trovava in tal modo insepolto. E' però si è mandato dessegli immediatamente sepoltura, non essendovi stata cosa alcuna in contrario da parte del Vescovo.

Essendosi proceduto alla visita delle carceri. si sono trovate in molto malo stato,consistenti in una sola camera terrena, alla quale unitamente si dà accesso per un buco sul tetto, il quale è composto di semplici tavole di legno sostenute da travicelli, scomposte; non avendo detta camera terrena porta alcuna, né interna, né esterna. Sopra il detto tetto, vi è altra camera aperta, che ha una porta verso la strada, ma per entrarvi, essendo alta da detta strada due trabocchi, (1) conviene valersi di scala a mano, non essendovene alcuna in fabbrica.

La detta camera di carcere è molto angusta, in modo che essendovi quantità di prigionieri, stentano i medesimi a capirvici. Come di fatto essendovi trovato il numero di 27 detenuti, appena vi potevano, patendovi infinitamente la loro salute per via dell'alito rinchiuso e distrutto, mentre non vi è che una piccola finestra ad una competente altezza, al suddetto buco d'ingresso al carcere vi sono due forti ferrate, che si alzano e si abbassano nell'aprire e chiudere detto buco, munite di forti serrature; si sono determinate le misure per le provvidenze al fine di far aggiungere altra camera per carcere, con la quale si possa con lo stesso tempo dare qualche sollievo a detti carcerati con il maggiore spazio, e si possano separare li contestati da quelli che non lo sono {2).

Si è trovati che alli carcerati non si passano li alimenti a termine del pregone del Conte della Trinità, ma solo dalli arrendatori (3) si dava quotidianamente senza riguarda dall'essere molti o pochi una tenue somma, come 15 o 25 soldi ed infatti quel giorno 29 marzo 1771 per detti 27 detenuti si era data la partita di venti soldi onde alcuni carcerati restavano senza alimenti, non lasciando i più forti partecipare ai più deboli (4) ; dei quali due si trovavano agli estremi della fame, in modo che creduti moribondi fossero confessati e comunicati per viatico, e dalla visita fatta dal protomedico e chirurgo non avere altro male che l'inedia, perciò essendosi nel campo mandato alimenti, che immediatamente si passi a tutti la razione cioè prescritta in detto pregone, salva ragione a detti arrendatori in più di quelli, che possono per rimborsarsi, con incaricarne in puntuale esecuzione al consultatore delegato.

Si è inteso che alcuni giorni prima, mentre stavano quei parroci per pubblicare la scomunica ottenuta da Antonio Rubatu contro i ladri che gli avevano fatto furto ( 5) , si suscitò in chiesa un tumulto di quei villani che tengono opinione, che simile scomunica faccia l'effetto di non prosperare li raccolti con l'avere alcuni essi fomentato il tumulto, ed altri preso delle piccole pietre e gettate ai sacerdoti, di cui uno restò leggermente ferito alla testa, del che non si erano prese o almeno comunicate le opportune informazioni. Si è perciò mandato quelle a prendersi e procurarsi con tutta l'assiduità la cattura dei rei, al fine di potersi conseguire tutte le informazioni principiate, ed è risultato qualche reo, che si è mandato ad arrestare quando si riesca a procurarsi la medesima.

Essendosi avuta notizia d'una resistenza alla truppa, seguita nella forma intradescritta, cioè: Si spedì ordine ai Ministri di Giustizia di Bono di dare due cavalli, uno della comunità di Bottida, e l'altro di quella di Esporlatu per mandare due espressi alla città di Algher, e avendo mandato li due uomini che vi dovevano andare con quattro soldati, compreso il caporale di quel distaccamento alle dette due ville per dare detti due cavalli, cominciarono andare a Bottida, ove si precettò, e consegnò loro il cavallo di Giò Pietro Satta, che condussero in Esporlatu, e mentre avendo avuto quello di questa villa, stavano li detti espressi per ripartire e detti soldati per ritornare a Bono, sopravenne il detto Satta armato e tentò violentemente di riprendersi il cavallo, per il che vennero alle mani, ma con l'aiuto dei suoi soldati il caporale riuscì ad arrestarlo, e mentre si trovavano in istrada conducendolo legato, si sono trovati appostati lungo il cammino 50 persone circa di Bottida armate, che minacciarono li soldati di farli fuoco sopra, onde mentre questi cercavano di ripararsi, riuscì l'arrestato con sforzi che aveva fatto di evadersi. Si è mandato a prendersi informazione con tutto calore, ed arrestarsi nelle forze della giustizia quelli che risultarono delinquenti e trattando non ammetterli per ora le delinquenze di detto Giò Pietro Satta.

Questa relazione, che ho fedelmente riportato, basterebbe da sola a dare un quadro fedele del misero stato del Goceano in quei tempi. Pure, non volendo nulla trascurare, trascrivo, qui di seguito, allo stesso modo, la relazione che i sindaci dei comuni del Goceano fecero al Viceré Des Haves nel 1770. Mancano le relazioni dei sindaci di: Anela, Esporlatu e Bottida. Il redattore o li ha dimenticate o i sindaci dei tre comuni su indicati non sono stati chiamati a rapporto.


( l) Il reo d'un delitto poteva, allora, liberarsi dalla pena, consegnando un altro reo d'un delitto maggiore od eguale. Negli antichi documenti è pure segna- Iato il fatto di qualcuno, il quale, dopo aver procurato l'arresto d'un delinquente ,autore d'un delitto riconosciuto, aveva commesso a sua volta un delitto perché in precedenza si era acquistata l'impunità.

(l) Trabucco = vecchia misura piemontese e lombarda. Il trabucco piemontese valeva m. 3.086. il lombardo m. 2.611. L'autore della presente relazione. Piemontese, come è naturale, riferivasi al trabucco piemontese. Quindi la porta era alta dal suolo m. 6.172. Il lettore immagini quanto quel carcere rosse orribile!

(2) Contestati = giudicati.

(3) Arrendatori = coloro che erano stati incaricati di provvedere al vitto dei detenuti. Percepivano una somma annua fissa, indipendentemente dal numero dei carcerati.

(4) Ai detenuti il cibo veniva gettato dal buco. come si fa per le bestie.

(5) Era consuetudine che avvenuto un furto d'una certa importanza, il derubato otteneva dalle Autorità ecclesiastiche la scomunica degli autori del furto stesso. credendo di poter, attraverso la scomunica e l'assoluzione, recuperare la refurtiva.

 
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